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13 dicembre 2014

Sabato in Poesia: "Santa Lucia" di Francesco De Gregori

Nella tradizione religiosa e popolare Santa Lucia è protettrice della vista. L'iconografia classica la ritrae infatti con due occhi posti in un piattino retto dalla mano destra. L'origine della leggenda risale all'epoca romana dell'imperatore Diocleziano, quando - secondo un racconto popolare di epoca normanna - la giovane fu decapitata in seguito all'accusa del suo promesso sposo di professare la fede proibita: il cristianesimo. La giovane siracusana Lucia, infatti, appartenente ad una famiglia benestante della città sicula e promessa sposa ad un giovane pagano, fece voto a sant'Agata per ottenere la buona salute ormai perduta della madre, ammalata da anni alla vista. In sogno ebbe l'apparizione della santa, che le disse di possedere ed usare il potere per guarire la madre. Dopo il miracolo, la giovane manifestò la sua ferma intenzione di abbandonare la vita mondana per seguire Cristo e in seguito a questo suo proposito fu denunciata alle autorità dal suo promesso sposo, processata, condannata e decapitata. 
Il testo della canzone di De Gregori è una sorta di preghiera laica, pervasa da una religiosità non convenzionale, che si rivolge alla santa affinché si occupi di tutti coloro che si trovano ai margini dell'esistenza, ma anche delle persone comuni che non si rendono più conto di avere dei problemi. Il testo dimostra la presa di consapevolezza della realtà di una società problematica, che non è più in grado guardare se stessa ed oltre e per cui è necessario un aiuto, un cambiamento. Non è nuovo nella poetica di De Gregori un certo atteggiamento religioso ricco di riferimenti e metafore alla e della tradizione cristiana - seppure non propriamente conforme alla religione rivelata -, come si deduce da altri suoi testi quali Finestre di dolore, Cercando un altro Egitto, Gesù Bambino, Tutto più chiaro che qui. Parimenti non è nuovo il ricorso dell'artista a metafore spesso oscure, vertiginose, criptiche e/o allusive, come quelle presenti in questo testo per definire gli intellettualmente miopi, gli emarginati e i borderline, coloro che sono esposti alle difficoltà della vita.

(Foto wikipedia.org)

Santa Lucia, per tutti quelli che hanno occhi
e gli occhi e un cuore che non basta agli occhi
e per la tranquillità di chi va per mare
e per ogni lacrima sul tuo vestito,
per chi non ha capito. 

Santa Lucia, per chi beve di notte
e di notte muore e di notte legge 
e cade sul suo ultimo metro, 
per gli amici che vanno e ritornano indietro 
e hanno perduto l'anima e le ali. 

Per chi vive all'incrocio dei venti 
ed è bruciato vivo, 
per le persone facili che non hanno dubbi mai, 
per la nostra corona di stelle e di spine, 
per la nostra paura del buio e della fantasia. 

Santa Lucia, il violino dei poveri è una barca sfondata
e un ragazzino al secondo piano 
che canta, ride e stona
perché vada lontano, 
fa che gli sia dolce anche la pioggia delle scarpe,
anche la solitudine.

Francesco De Gregori


Francesco De Gregori (Roma, 1951) è un cantautore e musicista italiano. Si trasferisce molto piccolo a Pescara per via del lavoro del padre, bibliotecario, e dopo dieci anni ritorna nella sua città natale, Roma. Nel 1966 si reca a Firenze col fratello più grande per prestare soccorso agli alluvionati e nello stesso anno inizia a suonare la chitarra. Al Folkstudio di Roma, comincia le proprie esibizioni dal vivo e conosce diversi artisti emergenti, che successivamente diventeranno personaggi di successo tra cui: Caterina Bueno, Antonello Venditti, Mimmo Locasciulli, Ernesto Bassignano, Edoardo De Angelis, Giorgio Lo Cascio. Negli anni '70 arrivano i primi successi discografici e di critica con i famosissimi album Alice non lo saFrancesco De Gregori (soprannominato poi La pecora, per la foto della copertina, che reca proprio un agnello inginocchiato) e il vendutissimo Rimmel. Nella primavera del 1976, durante un concerto a Milano, si ritrova ad essere "ostaggio" di alcuni militanti di estrema sinistra, che accusano il cantautore di essersi venduto al sistema economico borghese e di esibirsi solo per denaro. La situazione si risolve soltanto grazie all'intervento della polizia. Questo evento lo segna profondamente, tanto da fargli quasi decidere di ritirarsi dalla vita artistica, cosa che poi puntualmente non viene tradotta in realtà. Nel marzo del '78 sposa una sua compagna di liceo, Alessandra Gobbi, che gli dà alla luce due gemelli, Marco e Federico. Il '79 è l'anno della collaborazione con Lucio Dalla, da cui viene fuori il riuscitissimo tour Banana Repubblic, che consacrerà i due artisti presso il grande pubblico. L'evento, per la grande partecipazione e per l'organizzazione, segnerà una svolta nel rapporto tra l'artista e i fans, anticipando così i grandi concerti oceanici delle rockstars. Gli anni che seguono saranno coronati dai grandi album di successo, come Viva l'ItaliaTitanicLa donna cannoneCanzoni d'amorePrendere e lasciare e la famosissima Il bandito e il campione, scritto dal fratello Luigi Grechi. Gli anni '90 sono segnati da grandi successi come testimoniato dall'album Canzoni d'amorePrendere e lasciare, mentre i Duemila si aprono con Amore nel pomeriggio, che ottiene la Targa Tenco come miglior opera dell'anno a pari merito con Canzoni a manovella di Capossela, e con un tour a quattro con il vecchio amico Ron, Fiorella Mannoia e Pino Daniele. I successi continuano anche con l'album del 2005 Pezzi, che riceve un altro premio Tenco e la canzone Gambadilegno a Parigi, che viene votata come miglior canzone dell'anno dai lettori del quotidiano La Stampa. Il 2010 è l'anno della grande collaborazione con Dalla. A 31 anni dal fortunatissimo tour con l'amico e collaboratore di sempre, i due riescono a far letteralmente impazzire fans ed estimatori, realizzando il tutto esaurito in ogni tappa del tour e regalando emozioni. La collaborazione diventerà un disco, che prenderà lo stesso titolo dell'evento Work in Progress. L'ultimo album in studio del cantautore romano è invece Sulla strada, dai toni decisamente intimistici ed esistenziali, che rappresenta una sorta di bilancio degli otre 40 anni di carriera, successi e poesia di De Gregori.
La discografia di De Gregori comprende: Theorius Campus (con Venditti, 1972); Alice non lo sa (1973); Francesco De Gregori (1973); Rimmel (1974); Bufalo Bill (1976); De Gregori (1978); Viva l'Italia (1979); Titanic (1982); La donna cannone (1983); Scacchi e tarocchi (1985); Terra di nessuno (1987); Mira Mare 19.4.89 (1989); Canzoni d'amore (1992); Prendere e lasciare (1996); Amore nel pomeriggio (2001); Il fischio del vapore (2002); Pezzi (2005); Calypsos (2006); Per brevità chiamato artista (2009); Sulla strada (2012).