Il 19 luglio 1943 la città di Roma, dichiarata poi città aperta quasi un mese dopo dal governo Badoglio, subì un terribile bombardamento ad opera della flotta aerea statunitense. Il quartiere San Lorenzo fu devastato dagli ordigni e, 39 anni dopo, Francesco De Gregori dedica all'accaduto un pezzo molto toccante, inserito nell'album Titanic.
Accompagnato da una musica piuttosto leggera, il testo si apre con una metafora, apparentemente innocua ma in realtà decisamente tortuosa, che denuncia in maniera ermetica e velata - tipica dello stile del cantautore romano - l'assurdità dell'evento in corso. Infatti le bombe vengono paragonate alla neve che cade in luglio e l'immagine rimanda immediatamente ad una doppia paradossalità: l'impossibilità di una nevicata atmosferica in un mese estivo e la forzatura del paragone tra la neve, elemento che nell'immaginario collettivo conduce verso qualcosa di soffice, morbido e candido, e la caduta delle bombe, che causano fragore, violenza, morte, distruzione. Nella seconda e nella quarta strofa, troviamo un'allusione, qui decisamente più diretta e meno velata, al comportamento pilatesco di papa Pio XII nei confronti dei crimini compiuti durante il secondo conflitto mondiale. La discussione sull'effettivo atteggiamento tenuto dal pontefice (soprattutto in occasione del genocidio ebraico e delle efferatezze compiute dai nazisti) è ancora piuttosto dibattuto presso gli storici, ma De Gregori propende per una scelta di critica allusiva. Il papa viene infatti colto in un momento di raccoglimento, quasi di impotenza, che lo conduce ad osservare come un semplice spettatore di qualcosa molto distante da lui, nonostante la storia ci dica che quella stessa mattina raggiunse immediatamente la basilica di San Lorenzo fuori le mura, benedì i morti e distribuì del denaro ai superstiti. Nel ritornello troviamo poi l'accenno alla situazione sociale delle classi più disagiate, che si trovavano in difficoltà nel reperire i generi alimentari di prima necessità (costretti quindi a rivolgersi al mercato nero) e alla speranza di ripresa di una vita normale, fatta di abitudini consuete.
Cadevano le bombe come neve,
il diciannove luglio a San Lorenzo.
Sconquassato il Verano,
dopo il bombardamento.
Tornano a galla i morti
e sono più di cento.
Cadevano le bombe a San Lorenzo
e un uomo stava a guardare la sua mano.
Viste dal Vaticano
sembravano scintille,
l'uomo raccoglie la sua mano
e i morti sono mille.
E un giorno credi questa guerra finirà.
Ritornerà la pace e il burro abbonderà.
E andremo a pranzo la domenica fuori porta a Cinecittà.
Oggi pietà l'è morta,
ma un bel giorno rinascerà.
E poi qualcuno farà qualcosa,
magari si sposerà.
E il Papa la mattina da San Pietro
uscì tutto da solo tra la gente.
E in mezzo a San Lorenzo
spalancò le ali,
sembrava proprio un angelo con gli occhiali.
E un giorno credi questa guerra finirà.
Ritornerà la pace e il burro abbonderà.
E andremo a pranzo la domenica fuori porta a Cinecittà.
Oggi pietà l'è morta,
ma un bel giorno rinascerà.
E poi qualcuno farà qualcosa,
magari si sposerà.
Francesco De Gregori
Francesco De Gregori (Roma, 1951) è un cantautore e musicista italiano. Si trasferisce molto piccolo a Pescara per via del lavoro del padre, bibliotecario, e dopo dieci anni ritorna nella sua città natale, Roma. Nel 1966 si reca a Firenze col fratello più grande per prestare soccorso agli alluvionati e nello stesso anno inizia a suonare la chitarra. Al Folkstudio di Roma, comincia le proprie esibizioni dal vivo e conosce diversi artisti emergenti, che successivamente diventeranno personaggi di successo tra cui: Caterina Bueno, Antonello Venditti, Mimmo Locasciulli, Ernesto Bassignano, Edoardo De Angelis, Giorgio Lo Cascio. Negli anni '70 arrivano i primi successi discografici e di critica con i famosissimi album Alice non lo sa, Francesco De Gregori (soprannominato poi La pecora, per la foto della copertina, che reca proprio un agnello inginocchiato) e il vendutissimo Rimmel. Nella primavera del 1976, durante un concerto a Milano, si ritrova ad essere "ostaggio" di alcuni militanti di estrema sinistra, che accusano il cantautore di essersi venduto al sistema economico borghese e di esibirsi solo per denaro. La situazione si risolve soltanto grazie all'intervento della polizia. Questo evento lo segna profondamente, tanto da fargli quasi decidere di ritirarsi dalla vita artistica, cosa che poi puntualmente non viene tradotta in realtà. Nel marzo del '78 sposa una sua compagna di liceo, Alessandra Gobbi, che gli dà alla luce due gemelli, Marco e Federico. Il '79 è l'anno della collaborazione con Lucio Dalla, da cui viene fuori il riuscitissimo tour Banana Repubblic, che consacrerà i due artisti presso il grande pubblico. L'evento, per la grande partecipazione e per l'organizzazione, segnerà una svolta nel rapporto tra l'artista e i fans, anticipando così i grandi concerti oceanici delle rockstars. Gli anni che seguono saranno coronati dai grandi album di successo, come Viva l'Italia, Titanic, La donna cannone, Canzoni d'amore, Prendere e lasciare e la famosissima Il bandito e il campione, scritto dal fratello Luigi Grechi. Gli anni '90 sono segnati da grandi successi come testimoniato dall'album Canzoni d'amore, Prendere e lasciare, mentre i Duemila si aprono con Amore nel pomeriggio, che ottiene la Targa Tenco come miglior opera dell'anno a pari merito con Canzoni a manovella di Capossela, e con un tour a quattro con il vecchio amico Ron, Fiorella Mannoia e Pino Daniele. I successi continuano anche con l'album del 2005 Pezzi, che riceve un altro premio Tenco e la canzone Gambadilegno a Parigi, che viene votata come miglior canzone dell'anno dai lettori del quotidiano La Stampa. Il 2010 è l'anno della grande collaborazione con Dalla. A 31 anni dal fortunatissimo tour con l'amico e collaboratore di sempre, i due riescono a far letteralmente impazzire fans ed estimatori, realizzando il tutto esaurito in ogni tappa del tour e regalando emozioni. La collaborazione diventerà un disco, che prenderà lo stesso titolo dell'evento Work in Progress. L'ultimo album in studio del cantautore romano è invece Sulla strada, dai toni decisamente intimistici ed esistenziali, che rappresenta una sorta di bilancio degli otre 40 anni di carriera, successi e poesia di De Gregori.
La discografia di De Gregori comprende: Theorius Campus (con Venditti, 1972); Alice non lo sa (1973); Francesco De Gregori (1973); Rimmel (1974); Bufalo Bill (1976); De Gregori (1978); Viva l'Italia (1979); Titanic (1982); La donna cannone (1983); Scacchi e tarocchi (1985); Terra di nessuno (1987); Mira Mare 19.4.89 (1989); Canzoni d'amore (1992); Prendere e lasciare (1996); Amore nel pomeriggio (2001); Il fischio del vapore (2002); Pezzi (2005); Calypsos (2006); Per brevità chiamato artista (2009); Sulla strada (2012).
La discografia di De Gregori comprende: Theorius Campus (con Venditti, 1972); Alice non lo sa (1973); Francesco De Gregori (1973); Rimmel (1974); Bufalo Bill (1976); De Gregori (1978); Viva l'Italia (1979); Titanic (1982); La donna cannone (1983); Scacchi e tarocchi (1985); Terra di nessuno (1987); Mira Mare 19.4.89 (1989); Canzoni d'amore (1992); Prendere e lasciare (1996); Amore nel pomeriggio (2001); Il fischio del vapore (2002); Pezzi (2005); Calypsos (2006); Per brevità chiamato artista (2009); Sulla strada (2012).
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