03 agosto 2013

Sabato in Poesia: "Il Trionfo di Bacco e Arianna" (Lorenzo de' Medici)



Quant’è bella giovinezza 
che si fugge tuttavia! 
Chi vuole esser lieto, sia, 
di doman non c’è certezza. 
Quest’è Bacco e Arïanna, 
belli, e l’un dell’altro ardenti; 
perché ’l tempo fugge e inganna, 
sempre insieme stan contenti. 
Queste ninfe e altre genti 
sono allegri tuttavia. 
Chi vuole esser lieto, sia, 
di doman non c’è certezza. 
Questi lieti satiretti, 
delle ninfe innamorati, 
per caverne e per boschetti 
han lor posto cento agguati; 
or da Bacco riscaldati, 
ballon, salton tuttavia. 
Chi vuole esser lieto, sia: 
di doman non c’è certezza. 
Queste ninfe anche hanno caro 
da lor essere ingannate: 
non può fare a Amor riparo, 
se non gente rozze e ingrate; 
ora insieme mescolate 
suonon, canton tuttavia. 
Chi vuole esser lieto, sia: 
di doman non c’è certezza. 
Questa soma, che vien drieto 
sopra l’asino, è Sileno: 
così vecchio è ebbro e lieto, 
già di carne e d’anni pieno; 
se non può star ritto, almeno 
ride e gode tuttavia. 
Chi vuole esser lieto, sia: 
di doman non c’è certezza. 
Mida vien drieto a costoro: 
ciò che tocca, oro diventa. 
E che giova aver tesoro, 
40 s’altri poi non si contenta? 
Che dolcezza vuoi che senta 
chi ha sete tuttavia? 
Chi vuole esser lieto, sia: 
di doman non c’è certezza. 
Ciascuno apra bene gli orecchi, 
di doman nessun si paschi, 
oggi sìan, giovani e vecchi, 
lieti ognun, femmine e maschi. 
Ogni tristo pensier caschi: 
facciam festa tuttavia. 
Chi vuol esser lieto, sia: 
di doman non c’è certezza. 
Ciascun suoni, balli e canti, 
arda di dolcezza il core: 
non fatica, non dolore! 
Ciò che ha esser, convien sia. 
Chi vuole esser lieto, sia: 
di doman non c’è certezza. 

Lorenzo de' Medici

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